Mercante in fiera

Un gioco per potenziare la lettura basato su carte disegnate con figure insolite e curiose

Categoria: Letto-scrittura

Vi presento la versione modernizzata dello storico e intramontabile  Mercante in Fiera. 

E’ un gioco basato su carte particolari con disegnate figure insolite e curiose, appartenenti a varie categorie (animali, personaggi storici, luoghi, cibi, oggetti). 

I giocatori devono essere almeno due, ma più parteciperanno più il gioco  diventerà appassionante. Si può cominciare a giocare già dai tre anni!

Come funziona?

Si usano 2 mazzi identici da 40 carte ciascuno le cui carte rappresentano ognuna una figura diversa; il dorso dei due mazzi è di colore differente (rosso e blu).

Un giocatore si propone come mercante e sarà colui che dirige il gioco con carisma e furbizia. Distribuirà le fiches e alcune carte; quelle rimaste saranno successivamente vendute all’asta. Ogni giocatore ricevute le carte le posizionerà davanti a sé scoperte. Inizierà quindi l’asta da parte del mercante che dovrà fare sfoggio della sua abilità per ricavarne più soldi possibili. Distribuite tutte le carte la somma otteuta dalle aste viene suddivisa in premi (dal valore più basso al più alto).Il mercante sceglie e posiziona sul tavolo , coperte, da 3 a 6 carte dal mazzo rosso, le quali saranno le carte vincenti su cui verranno posizionati i premi. Durante il gioco sono permessi gli scambi di carte tra i giocatori. Il mercante scoprirà le carte del mazzo finchè non rimarranno soltanto quelle coperte vincenti (premi) che si aggiudicheranno i giocatori.

Cenni storici

Il gioco ha origine nel 1522 quando Geronimo Bambarara un povero di Venezia ideò un semplice passatempo: vendendo dei biglietti per pochi soldi permetteva agli acquirenti di partecipare all’estrazione finale di un premio. I biglietti vincenti venivano messi in un’urna con scritto sopra il premio vinto. Da allora si diffuse con molto successo questo gioco che nel tempo venne modificato fino alle attuali regole dei nostri giorni.

Integrazioni educative

  • potenziamento lettura, ogni carta si può leggere
  • aumento della capacità comunicativa, ad esempio facendo il mercante
  • apprendimento delle quantità numeriche, nel proporre durante l’asta un prezzo
  • ampliamento della comprensione morfosintattica (negative) e lessicale
Sviluppo di abilità sociali e strategiche
Oltre ai benefici linguistici e numerici, il Mercante in Fiera è un eccellente strumento per lo sviluppo delle abilità sociali e strategiche. I giocatori imparano a negoziare e a persuadere gli altri durante gli scambi di carte, affinando la loro capacità di interazione e di comprensione delle intenzioni altrui. Inoltre, il gioco richiede una certa strategia nel decidere quali carte acquistare all’asta e quali conservare, introducendo i concetti di rischio e opportunità in un contesto divertente e leggero. Questa dimensione sociale e strategica rende il gioco coinvolgente per tutte le età, stimolando il pensiero critico e la capacità di prendere decisioni.
 
Un ponte generazionale e culturale
Il Mercante in Fiera si conferma un gioco senza tempo, capace di unire diverse generazioni attorno al tavolo. La sua semplicità intrinseca, unita alla possibilità di adattare le regole e le modalità di gioco (come suggerito per i bambini più piccoli), lo rende accessibile a un vasto pubblico. È un modo per condividere un pezzo di storia ludica italiana, tramandando tradizioni e abitudini che vanno oltre il mero divertimento. Questa sua capacità di creare un ponte generazionale lo rende un classico intramontabile, sempre attuale e apprezzato.
 
Potenziale per l’apprendimento inclusivo
La versatilità del Mercante in Fiera lo rende anche uno strumento con un grande potenziale per l’apprendimento inclusivo. La presenza di immagini chiare sulle carte facilita la partecipazione di bambini che non hanno ancora consolidato la lettura, o di individui con diverse esigenze di apprendimento. Le dinamiche di gioco, che incoraggiano la verbalizzazione, l’interazione e la presa di decisioni, possono essere adattate per rinforzare specifiche competenze, rendendolo un ausilio prezioso in contesti educativi e riabilitativi. La sua natura flessibile permette di trasformarlo in un’esperienza didattica mirata, mantenendo intatta la componente ludica e l’entusiasmo dei partecipanti.
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