La voce: come usarla correttamente e preservarla
La voce è uno strumento di comunicazione, per molti anche di lavoro, da curare e allenare: scopriamo come.
Categoria: Disfonia

La voce è uno strumento d’espressione e comunicazione verbale regolato dall’udito e animato da attività fisiche, psichiche e volitive. Viene prodotta nell’apparato vocale, fulcro di numerose altre funzioni (fonazione, alimentazione, luogo sensoriale…); ciò evidenzia quanto di personale ed individuale c’è nella comunicazione. E’ indispensabile distinguere due modalità di comportamento vocale: “voce per dire” e “voce per interagire”; la prima attribuisce maggior importanza alla parola, comporta un distacco dal contesto ed è incolore, la seconda alla voce, ed è caratterizzata da coinvolgimento e flusso di emozioni.
Nella vita sociale e lavorativa la voce rappresenta un elemento di grande importanza nell’interazione con gli altri, indice della propria personalità, del proprio carattere, strumento indispensabile soprattutto da un punto di vista professionale, in particolare per coloro che la utilizzano come ausilio della propria attività lavorativa.
La voce da utilizzare nella vita professionale dovrebbe corrispondere al comportamento vocale di voce proiettata, che intende agire sugli altri; l’interlocutore e l’uditore sono in primo piano nelle preoccupazioni del soggetto. E’ caratterizzata dal respiro addominale, dalla verticalizzazione del corpo, dallo sguardo e intenzionalità del soggetto.
I professionisti della voce, cioè tutti coloro che la utilizzano a fini lavorativi, nel corso della loro carriera possono andare incontro ad invalidanti difficoltà vocali quali disfonie, cioè alterazioni del timbro vocale più o meno gravi, che possono sfociare in lesioni organiche se non si adottano tecniche di comportamento vocale preventive corrette.
Un comportamento vocale adeguato e consapevole permette a ciascun soggetto di sviluppare una migliore comunicazione orale, di adeguare la qualità della voce alle proprie esigenze professionali, e di prevenire future patologie disfunzionali e organiche.
Esistono alcuni atteggiamenti vocali, che si verificano soprattutto in determinate circostanze, che possono portare ad alterazioni della voce più o meno importanti nella vita di ciascuno. In particolare:
- malmenage e surmenage vocale, cioè grida ed urli ripetuti e prolungati causano nell’immediato abbassamenti di voce, che si prolungano se non si adottano alcuni accorgimenti. L’abbassamento di voce è dovuto infatti ad un’infiammazione locale delle corde vocali. Perpetuare questi comportamenti può portare a medio termine lesioni più o meno gravi delle corde vocali (noduli, polipi, edemi…)
- l’uso della voce durante gli stati flogistici, in quanto la zona laringea risulta già infiammata a causa di un mal di gola o di una tonsillite; utilizzare questa zona anche per la funzione fonatoria potrebbe portare ad abbassamenti e raucedine più prolungata, con conseguenti disagi per l’individuo e rischio di lesioni alle corde vocali
- il parlare durante o subito dopo lo sforzo fisico, in quanto l’organismo necessita di un recupero d’ossigeno in seguito alla prestazione fisica, incompatibile con una fonazione associata e prolungata
- il raschiare la gola e il tossire in modo stizzoso, causano microlesioni e seccano la zona delle corde vocali
- respirare poco e parlare molto in fretta, crea infatti un atteggiamento disfunzionale che col tempo porta al circolo vizioso dello sforzo vocale.
COS’E’ IL CIRCOLO VIZIOSO DELLO SFORZO VOCALE?
Ognuno di noi inconsciamente, quando la voce non “suona bene”, tende a forzarla affinché esca ugualmente. Tale sforzo vocale si traduce inizialmente con un iniziale accrescimento momentaneo dell’efficacia, ma al prezzo di uno sforzo “smisurato” che sfocia in una progressiva diminuzione di rendimento, cioè del rapporto efficacia/dispendio d’energia. Questo stato solitamente porta ad una riduzione volontaria della produzione vocale; quindi per qualche giorno si utilizza la voce con maggior attenzione e limitazione. Patologicamente invece, sotto l’effetto di alcuni fattori favorenti quali la propria professione come nel caso di insegnanti, cantanti…il soggetto può accrescere il proprio sforzo, proporzionalmente all’abbassamento del rendimento vocale; meno facilmente si produce la voce, più ci si sforza… e più si sforza, meno diventa facile produrre la voce. L’aumento di sforzo finisce per diventare un’abitudine e conduce a distorsioni durature del meccanismo fonatorio che alterano in particolare la voce proiettata (di lavoro).
La voce è uno strumento d’espressione e comunicazione verbale regolato dall’udito e animato da attività fisiche, psichiche e volitive. Viene prodotta nell’apparato vocale, fulcro di numerose altre funzioni (fonazione, alimentazione, luogo sensoriale…); ciò evidenzia quanto di personale e individuale c’è nella comunicazione. È indispensabile distinguere due modalità di comportamento vocale: “voce per dire” e “voce per interagire”; la prima attribuisce maggior importanza alla parola, comporta un distacco dal contesto ed è incolore, la seconda alla voce, ed è caratterizzata da coinvolgimento e flusso di emozioni.
Nella vita sociale e lavorativa la voce rappresenta un elemento di grande importanza nell’interazione con gli altri, indice della propria personalità, del proprio carattere, strumento indispensabile soprattutto da un punto di vista professionale, in particolare per coloro che la utilizzano come ausilio della propria attività lavorativa. La voce da utilizzare nella vita professionale dovrebbe corrispondere al comportamento vocale di voce proiettata, che intende agire sugli altri; l’interlocutore e l’uditore sono in primo piano nelle preoccupazioni del soggetto. È caratterizzata dal respiro addominale, dalla verticalizzazione del corpo, dallo sguardo e intenzionalità del soggetto.
I professionisti della voce, cioè tutti coloro che la utilizzano a fini lavorativi, nel corso della loro carriera possono andare incontro ad invalidanti difficoltà vocali quali disfonie, cioè alterazioni del timbro vocale più o meno gravi, che possono sfociare in lesioni organiche se non si adottano tecniche di comportamento vocale preventive corrette. Un comportamento vocale adeguato e consapevole permette a ciascun soggetto di sviluppare una migliore comunicazione orale, di adeguare la qualità della voce alle proprie esigenze professionali, e di prevenire future patologie disfunzionali e organiche.
Esistono alcuni atteggiamenti vocali, che si verificano soprattutto in determinate circostanze, che possono portare ad alterazioni della voce più o meno importanti nella vita di ciascuno. In particolare:
Malmenage e surmenage vocale: grida e urli ripetuti e prolungati causano nell’immediato abbassamenti di voce, che si prolungano se non si adottano alcuni accorgimenti. L’abbassamento di voce è dovuto infatti a un’infiammazione locale delle corde vocali. Perpetuare questi comportamenti può portare a medio termine lesioni più o meno gravi delle corde vocali (noduli, polipi, edemi…).
L’uso della voce durante gli stati flogistici: la zona laringea risulta già infiammata a causa di un mal di gola o di una tonsillite; utilizzare questa zona anche per la funzione fonatoria potrebbe portare ad abbassamenti e raucedine più prolungata, con conseguenti disagi per l’individuo e rischio di lesioni alle corde vocali.
Parlare durante o subito dopo lo sforzo fisico: l’organismo necessita di un recupero d’ossigeno in seguito alla prestazione fisica, incompatibile con una fonazione associata e prolungata.
Raschiare la gola e il tossire in modo stizzoso: causano microlesioni e seccano la zona delle corde vocali.
Respirare poco e parlare molto in fretta: crea infatti un atteggiamento disfunzionale che col tempo porta al circolo vizioso dello sforzo vocale.
Cos’è il circolo vizioso dello sforzo vocale?
Ognuno di noi inconsciamente, quando la voce non “suona bene”, tende a forzarla affinché esca ugualmente. Tale sforzo vocale si traduce inizialmente con un iniziale accrescimento momentaneo dell’efficacia, ma al prezzo di uno sforzo “smisurato” che sfocia in una progressiva diminuzione di rendimento, cioè del rapporto efficacia/dispendio d’energia. Questo stato solitamente porta a una riduzione volontaria della produzione vocale; quindi per qualche giorno si utilizza la voce con maggior attenzione e limitazione. Patologicamente invece, sotto l’effetto di alcuni fattori favorenti quali la propria professione come nel caso di insegnanti, cantanti…il soggetto può accrescere il proprio sforzo, proporzionalmente all’abbassamento del rendimento vocale; meno facilmente si produce la voce, più ci si sforza… e più si sforza, meno diventa facile produrre la voce. L’aumento di sforzo finisce per diventare un’abitudine e conduce a distorsioni durature del meccanismo fonatorio che alterano in particolare la voce proiettata (di lavoro).
La Voce come Impronta Digitale della Personalità
La voce, lungi dall’essere un semplice mezzo per la trasmissione di parole, è una vera e propria impronta digitale della nostra personalità. Il tono, il ritmo, l’intensità e le inflessioni rivelano non solo il nostro stato d’animo, ma anche aspetti del nostro carattere e della nostra sicurezza interiore. Una voce calma e controllata può trasmettere autorevolezza, mentre una voce squillante e vivace può indicare entusiasmo. La consapevolezza di come la nostra voce viene percepita dagli altri è fondamentale, specialmente in contesti dove la comunicazione è chiave, permettendoci di modulare il nostro parlato per ottenere l’effetto desiderato e di presentare al meglio la nostra identità.
Il Ruolo del Benessere Generale nella Salute Vocale
La salute della voce non è disgiunta dal benessere generale dell’individuo. Fattori come lo stress, la qualità del sonno, l’idratazione e persino l’alimentazione giocano un ruolo cruciale nel mantenimento di una voce sana. La tensione muscolare dovuta allo stress può ripercuotersi sulla laringe, così come la disidratazione può seccare le corde vocali, rendendole più vulnerabili. Adottare uno stile di vita equilibrato, con adeguati riposi e una corretta idratazione, è quindi una misura preventiva fondamentale per chiunque, ma in particolare per i professionisti della voce, che dipendono da questo strumento per la loro attività quotidiana.
Tecniche di Allenamento Vocale e Igiene della Voce
Per i professionisti e per chiunque desideri migliorare la propria espressione vocale, esistono tecniche di allenamento specifiche e pratiche di igiene vocale. Esercizi di respirazione diaframmatica, vocalizzi per riscaldare le corde vocali, e tecniche di proiezione del suono possono aiutare a ottimizzare l’uso della voce, riducendo lo sforzo e prevenendo l’affaticamento. È altrettanto importante evitare abitudini dannose come il fumo o l’abuso di alcol, che possono irritare le corde vocali. La consapevolezza di queste pratiche e la loro integrazione nella routine quotidiana possono fare una differenza significativa nel mantenere una voce forte, chiara e resistente nel tempo.
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